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Visualizzazione dei post da settembre, 2017

La sigaretta ? E se fosse un mondo parallelo, astratto ma meditativo ?

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Cammino per il parcheggio. Il mio corpo mi parla ma non dice niente di buono. A volte mi sembra di tremare. Ho bisogno di una sigaretta. Non ho un centesimo da più di dieci giorni ed oramai è un continuo chiederla ai tipi del parcheggio in cui vivo, anzi, sopravvivo. Giornate passate tutte quasi uguali dove il cambiamento più consistente è la lettura di un libro diverso da quello dei giorni scorsi. Cammino, osservo, noto, mi dirigo verso qualcuno che può aiutarmi. Strisciando emotivamente gliene chiedo una. La sua faccia grinzosa non sembra infastidita. Approva. Lo ringrazio sempre strisciando emotivamente con ora un sospiro di sollievo che avvolge corpo (principalmente ) e mente. L'accendo soddisfatto e mi accorgo ( o mi sembra ) che il tempo si è fermato. Mentre aspiro il mio conscio inizia a viaggiare verso argomenti, sia interessanti ( o reputati tali da me ) come cosa fare con i soldi della pensione del prossimo mese, magari un piccolo viaggio, un pasto abbondante delle mie p

Sigaretta ?

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Il fumo fa male, d'accordo, ma ... C'è un "ma". Fin da giovane adolescente aborrivo il fumo, il suo maleodore, ciò che lasciava sui vestiti e nell'alito, il suo osteggiamento a persona ricercata, forse di classe, il suo prezzo, e quindi non fumavo. Mai. Non riuscivo a capire l'esigenza di tutto ciò e se lo chiedevo alla gente le risposte erano pressappoco di questo genere : "è il gesto", "è l'abitudine", "mi piace", "mi rilassa", "fa passare il tempo", "ho preso il vizio". Crescendo ho continuato a non capire comunque il "vero" ( o presunto ) significato del fumare, cercando -non ci crederete- addirittura di evitare coloro che lo facevano. Evitavo consciamente e inconsciamente i miei simili come se fossero in qualche modo "appestati", come se corressi il rischio di essere portato sulla cattiva strada. Nella primavera del 2012, a quasi 36 anni di vita, qualcosa è cambiato. Se